Il tifone, il ciclone, l’uragano, costituiscono in natura lo stesso fenomeno meteorologico. Hanno nomi diversi in relazione alle zone del mondo in cui si manifestano. Uragani nell’Atlantico, cicloni nell’oceano Indiano e tifoni nel Pacifico asiatico. Si tratta di un vortice di nubi che ruota su se stesso il cui diametro può raggiungere i 1500 km. Ha un foro centrale che si chiama occhio, dove il cielo è sereno. I venti possono superare i 200 km/h, le piogge sono alluvionali e le coste sono colpite da onde gigantesche. Ma torniamo al nostro titolo, può un tifone riuscire là dove ha fallito la bomba atomica? La notizia è del 7 di Settembre del 2004: “il tifone Songha con raffiche di vento a 216 km/orari ha abbattuto uno dei due alberi di Ginko che erano sopravvissuti al bombardamento atomico di Hiroshima.” Quando il 6 Agosto del 1945 la bomba atomica colpi Hiroshima, portando devastazione e strage ovunque, anche l’albero di Ginko cadde fulminato e carbonizzato. Tre anni dopo qualcuno si accorse che dal tronco, ormai di carbone, era spuntata una fogliolina verde. Si trattava di un germoglio. Il grande vecchio aveva resistito alla violenza atomica, rinacque e rifiorì nel Parco della Pace che si trova ad Hiroshima. L’albero rappresentò, ed ancora lo rappresenta, il simbolo della speranza e della gioia di vivere per tutti coloro che erano stati colpiti dalle radiazioni. Il ginko ha delle doti davvero eccezionali è l’albero più antico della terra, fu una delle prime piante a crescere sul nostro pianeta (le gimnosperme). Oltre centomilioni di anni fa, fu testimone della vita nel giurassico e dell’estinzione dei dinosauri. Coltivato in Cina dai monaci buddisti aveva una funzione ornamentale e di difesa contro gli incendi. Infatti il Ginko in presenza di alte temperature secerne una resina che ritarda la combustione. ”Il più antico pompiere del nostro pianeta.” Inoltre l’estratto delle foglie migliora l’irrorazione del sangue e l’apporto d’ossigeno, quindi viene usato nelle perdite di memoria, nelle malattie respiratorie, nelle vertigini e negli acufeni (fischi nelle orecchie). E’ somministrato per rallentare la progressione dell’Alzhaimer. Da tempi immemorabili, in Giappone, le foglie sono inserite nelle pagine dei libri, per proteggerli dai parassiti. Comunque i giardinieri ed i professori di botanica non disperano di salvarlo. Vi mostriamo ora il monumento eretto in memoria delle vittime della bomba atomica, situato nel “Parco della Pace” La forma a cupola sta a significare la protezione da tutti gli elementi esterni delle vittime di Hiroshima. Ecco le parole scritte sul monumento: ”per le anime che qui riposano in pace, perché non si ripeta la barbarie”

 

Giancarlo Bonelli